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TUTELE E DIRITTI PER IL MONDO RIDER. MA L’ESPERTO LANCIA L’ALLARME: “TROPPE INCERTEZZE DA RISOLVERE”

09/09/2019

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TUTELE E DIRITTI PER IL MONDO RIDER. MA L’ESPERTO LANCIA L’ALLARME: “TROPPE INCERTEZZe DA RISOLVERE”

Leggi regionali, iniziative dei Comuni (Bologna e Milano per esempio), sentenze dei tribunali, accordi sindacali e finalmente un recentissimo decreto legge.
Al centro l’universo dei lavoratori digitali, fra cui rientra la cetegoria simbolo dei rider, che reclama un quadro di regole uniformi per uscire da un vuoto normativo – o quantomeno da una giungla – in tema di retribuzione minima, indennità speciali, tutele assistenziali e previdenziali. Che alla fine significa: evitare lo sfruttamento.
Secondo l’avvocato Mario Fusani, parnter dello studio legale GF Legal, c’è appunto una pirma esigenza di fondo: “Ai rider e più in generale ai lavoratori digitali servono regole chiare“.

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In primavera il Lazio aveva approvato la prima legge regionale in materia di lavoro gestito da piattaforme digitali. Destinatari appunto i lavoratori digitali “definiti tali – spiega Fusani – in quanto, indipendemente dalla tipologia e dalla durata del rapporto di lavoro, offrono la disponibilità della propria attività di servizio all’impresa che consiste in una piattaforma digitale, con un servizio a terzi mediante l’utilizzo di un’applicazione informatica”.

Un primo passo non sufficiente e addirittura foriero di possibili conseguenze negative: “Ogni Regione potrebbe emanare norme diverse e contradditorie col rischio di causare un disincentivo agli investimenti da parte delle aziende e un’ipotetica lesione del principio di ugualglianza”. Ecco allora che il 4 settembre è stato pubblicato in Gassetta Ufficiale il d.l. n.101/2019, con cui il governo è intervenuto in materia.

Quali sono le novità?
“Il nuovo decreto – spiega Fusani – ha ampliato la disciplina prevista per le co.co.org ex art.2 d.lgs 81/2015, a quei lavoratori le cui “modalità” di esecuzione della prestazione siano organizzate mediante piattaforme anche digitali. Per quanto riguarda invece la retribuzione dei rider, “é stato previsto un compenso in parte fisso e in parte variabile, sulla base delle consegne effettuate. E’ stato, inoltre, previsto il diritto ad una retribuzione minima anche durante il periodo di attesa delle chiamate, a condizione che, per ciascuna ora lavorativa, il rider accetti almeno una chiamata. In sostanza quello che da molti è stato bollato come “cottimo” pare che almeno in parte resterà”.

Passiamo alle tutele assistenziali e previdenziali: “E’ stata prevista – sottolinea il professionista di GF Legal – anche per i rider l’estensione della copertuna Inail per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Inoltre, le piattaforme utilizzatrici sono tenute a rispettare le disposizioni del Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul alvoro“.

Il Decreto Legge è certamente un passo avanti per garantire l’uniformità di inquadramento e trattamento, ma “in ogni caso, la questione dei rider continua a mantenere profili di prodonda incerteza, visti anche i vari interventi che nel tempo si sono susseguiti sia a livello locale che sindacale”.  E a completare il quadro di incertezze “si inserisce anche un recentissimo emendamento presentato dal ministero del lavoro al ddl Catalfo sul salario minimo: prevede che, in parte, venga applicata la disciplina del lavoro subordinato ai rider, e in generale a tutti i lavoratori della gig enomomy mediante la modifica delle co.co.org. L’emendamento include inoltre la possibilità che i contratti collettvi definiscano “schemi retributivi modulanti e incentivanti” nonchè il divieto della retribuzione a cottimo”.

Con la conseguenza, conclude l’avvocato Fusani, che “quest’ultima previsione, in aggiunta a quella relativa al salario minimo di 9 euro l’ora, potrebbe sovvertire il mercato del lavoro per come risulta essere adesso. Il costo del lavoro dei fattorini lieviterebbe, infatti, in maniera consistente. L’emendamento, così come proposto, rischia di comprimere ulteriormente il ruolo dei sindacati e delle associazioni datoriali”. Questa peraltro è una partita ancora tutta da scrivere.

di Luigi Manfredi – Milano

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@RIPRODUZIONE RISERVATA – TUTELE E DIRITTI PER IL MONDO RIDER. MA L’ESPERTO LANCIA L’ALLARME: “TROPPE INCERTEZZE DA RISOLVERE” – intervista Avv. Mario Fusani – GF Legal – articolo pubblicato su QN – Quotidiano Nazionale – Economia e Lavoro