
ESG sostenibilità e vantaggio competitivo per le aziende | L’ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI
SOSTENIBILITÀ E VANTAGGIO COMPETITIVO NEL SETTORE VITIVINICOLO: IL RUOLO CRUCIALE DELLE CERTIFICAZIONI ESG | L’ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI
Il rispetto per la sostenibilità ambientale e l’attenzione al sociale non rappresentano più, esclusivamente, imperativi etici ma veri e propri vantaggi competitivi per le aziende, le quali, oggi, hanno la possibilità di ottenere certificazioni attestanti i risultati raggiunti nell’ambito ambientale, sociale e di governance aziendale.
Nel nostro approfondimento:
- Settore agricolo e ambiente: la necessità di superare il Greenwashing
- L’importanza delle certificazioni
- Quali sono i criteri di ESG?
- Come si ottiene la certificazione?
Rubrica “Diritto del Lavoro, Commerciale e Societario”
Rivista ufficiale di Assoenologi
Settore agricolo e ambiente: la necessità di superare il Greenwashing
Negli ultimi anni, la sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) ha assunto una rilevanza cruciale su scala globale, diventando sempre più un tema di centrale interesse per molte aziende.
La questione non può che riguardare anche tutte quelle imprese operanti nel settore vitivinicolo e, più in generale, in quello agricolo.
È proprio dalla consapevolezza che hanno i produttori circa l’impatto ambientale della filiera che nasce l’esigenza di adottare pratiche più sostenibili, anche al fine di salvaguardare il futuro dell’industria.
Difatti, sono sempre di più le aziende agricole che – spinte dalla sincera volontà di ridurre il loro impatto ecologico o di elevare la propria immagine – adottano pratiche volte alla sostenibilità ambientale.
Tuttavia, al fine di beneficiare del ritorno d’immagine derivante dall’attuazione delle politiche green, è opportuno che clienti, partner, investitori e potenziali lavoratori ne siano a conoscenza.
Alcune aziende, adottano il c.d. Greenwashing, inteso come quel complesso di pratiche di comunicazione ingannevole finalizzate alla costruzione di un’immagine etica e sostenibile, dichiarando, nel falso, l’adozione di iniziative green.
L’intento è quello di persuadere i consumatori e i potenziali investitori a favorirli, sulla base, però, di un’immagine illusoria.
L’importanza delle certificazioni
È da queste criticità che emerge la necessità di ottenere certificazioni.
Solo attraverso questo processo un’azienda può assicurare a terzi che le pratiche sostenibili che rivendica sono effettivamente implementate.
Sempre più clienti, investitori, partner commerciali e lavoratori, riluttanti a scendere a compromessi su questioni così delicate, verificano la presenza di specifiche certificazioni prima di intraprendere rapporti con una data azienda.
L’attenzione si rivolge inevitabilmente alla certificazione dei fattori ESG, acronimo di Enviormental, Social e Governance: linee guida e good practices che un’azienda deve perseguire al fine di promuovere la sostenibilità, dal punto di vista ambientale, sociale e di buona governance.
Quali sono i criteri di ESG?
- Il primo elemento ESG consiste proprio nella valutazione dell’impatto Ambientale (E)
In tal senso, le certificazioni vengono rilasciate alle aziende il cui impegno dal punto di vista ecologico sia valutato positivamente.
Tra i traguardi richiesti alle aziende al fine del rilascio della certificazione, vi sono la riduzione delle emissioni inquinanti, il contenimento nell’utilizzo delle risorse idriche, il minor impiego di fertilizzanti e così via.
Ovviamente, il raggiungimento di tali risultati non è semplice e immediato.
Un valido supporto è fornito delle nuove tecnologie, anche in un settore tradizionalmente avverso l’innovazione digitale.
Infatti, si parla sempre più spesso di agricoltura 4.0, aprendo il settore a blockchains, IA e altre innovazioni digitali, aspetto rilevante anche in riferimento agli altri elementi ESG.
- Il secondo elemento è dal punto di vista Sociale (S)
Gli standard considerati ai fini della certificazione riguardano l’adozione e il rispetto di specifici valori aziendali, volti a garantire adeguati livelli di benessere in termini di qualità della vita dei soggetti che entrano in contatto con l’azienda, la loro salute e, in generale, l’inclusione sociale e l’uguaglianza.
Tra gli elementi “S” di potenziale rilievo vi sono l’adozione e implementazione di adeguate policy volte ad assicurare la parità di genere; la predisposizione di meccanismi che permettano di presentare reclami interni; e in generale, pratiche volte a garantire il c.d. “work-life” balance.
Si tratta, in linea di massima, di principi che dovrebbero guidare le nuove strategie aziendali, anche al fine di scongiurare il rischio di ripetere alcuni errori del passato.
- Infine, troviamo gli standard di Governance (G)
Alla base della valutazione vi è la valutazione della trasparenza delle pratiche aziendali adottate e la gestione dell’impresa secondo le best practices.
L’occhio degli organismi di certificazione è quindi puntato sulla verifica dei modelli organizzativi, volti a garantire la massima trasparenza sui criteri di selezione dei fornitori, sulle condizioni lavorative dei dipendenti e in generale su tutta la catena di produzione.
In genere, è chiaro che la digitalizzazione dei processi, la tracciabilità della filiera e l’Intelligenza Artificiale sono strumenti essenziali per ottimizzare le pratiche agricole, monitorare la produzione e garantire trasparenza aziendale.
Come si ottiene la certificazione ESG?
Le certificazioni ESG vengono rilasciate da organismi indipendenti specializzati nella valutazione di tali aspetti, i quali, svolti i controlli opportuni sulla documentazione trasmessa e previa verifica del rispetto dei requisiti richiesti, rilasciano il certificato.
Le specifiche modalità di presentazione della domanda, di valutazione dei criteri e della durata della certificazione dipendono dall’ente prescelto.
L’attenzione agli aspetti di ESG non rappresenta solo un imperativo morale, ma si traduce anche in un vantaggio competitivo.
Tuttavia, la corretta implementazione di queste misure non è sempre agevole. Difatti, soprattutto nella gestione dei rapporti con gli organismi di certificazione e nella predisposizione della documentazione richiesta, è indispensabile l’ausilio e il supporto di professionisti ad hoc che possano guidare le aziende step by step, anche per tutti quegli aspetti più prettamente burocratici e normativi.
Estratto dall’articolo pubblicato su L’ENOLOGO ON LINE – la rivista ufficiale di Assoenologi
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