
Patti di famiglia ed esenzione imposta sulle donazioni | L’ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI
PATTI DI FAMIGLIA ED ESENZIONE dell’IMPOSTA SULLE DONAZIONI | L’ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI
Il patto di famiglia è stato introdotto dal Codice civile nel 2006, esso si configura come un contratto da stipulare alla presenza di un notaio tra i membri della famiglia, che consente di scegliere il/i continuatore/i dell’impresa di famiglia e di porlo, già durante la vita del fondatore, nella titolarità della stessa, con l’accordo di tutti i soggetti interessati.
Affinché il patto sia valido è necessario che vi partecipino tutti coloro che al momento della sottoscrizione sarebbero legittimati a ereditare i beni oggetto del contratto.
Rubrica “Diritto&Lavoro”
Rivista ufficiale di Assoenologi
È previsto che i contraenti che non risultino assegnatari dell’azienda o delle quote di partecipazione vengano liquidati dagli altri (in denaro o in natura) salva espressa rinuncia.
La deroga ai patti successori introdotta è limitata esclusivamente alla successione nell’impresa di famiglia e non è estesa alla successione rispetto ad altri beni.
Il patto di famiglia, in sostanza, è un contratto previsto dal codice civile con il quale un soggetto titolare di un’impresa, o che detiene alcune quote sociali, trasferisce (in tutto o in parte) l’azienda o le quote societarie a uno o più dei propri figli o nipoti. In pratica, il patto di famiglia “anticipa” la successione dell’imprenditore, permettendo il “passaggio generazionale” all’interno dell’impresa stessa e garantendone così la continuità.
Occorre considerare che il trasferimento delle partecipazioni, attraverso il patto di famiglia, può essere soggetto ad esenzione dal pagamento delle imposte di donazione, tuttavia, la legge impone alcuni paletti che vedremo, di seguito, nel dettaglio.
patto di famiglia: QUANDO E’ PREVISTA L’ESENZIONE DALL’IMPOSTA DI DONAZIONE
ll trasferimento d’azienda dal disponente all’assegnatario, rientra nella previsione normativa di cui all’articolo 3, comma 4-ter, del Dlgs n. 546/1990 e, pertanto, esso non è soggetto all’imposta qualora i beneficiari si impegnino, con contestuale dichiarazione, a continuare l’esercizio d’impresa per almeno un quinquennio dalla data di stipula dell’atto.
Inoltre, il trasferimento delle partecipazioni sociali rientra nella previsione agevolativa, solo se il controllo riguarda le società ex articolo 73, comma 1, lettera a) del Dpr n. 917/1986.
Ne consegue, che, secondo la lettera della norma, il patto di famiglia relativo a partecipazioni, che non permettano il controllo della società, non rientra nella previsione di non assoggettabilità al tributo in esame.
patto di famiglia: COSA PREVEDE L’AGENZIA DELLE ENTRATE E COSA SI INTENDE PER “INTEGRAZIONE DEL CONTROLLO”
L’Agenzia delle Entrate, nella Circolare n. 3/E del 2008 e nella Risposta n. 446 /E del 2008 ha precisato che, ai fini dell’applicazione dell’esenzione da imposta sulle successioni e donazioni, non è necessario che vi sia un trasferimento di un pacchetto di per sé di controllo, essendo sufficiente che il trasferimento consenta di realizzare o anche solo di “integrare il controllo in capo al beneficiario”.
Sulla base di questa prassi si potrebbe ritenere che la locuzione “integrare il controllo” prevista dall’art 3 co 4 ter TUS, non vada letta alla stregua di “aumento del controllo già in capo al beneficiario”, ma stia ad indicare che l’esenzione trova applicazione quando oggetto del trasferimento sia una partecipazione non di controllo “ma che,sommata alla partecipazione (non di controllo) già detenuta dal beneficiario, determini l’acquisizione “a valle” di una partecipazione di controllo in capo a quest’ultimo”.
Estratto dall’articolo pubblicato su L’ENOLOGO ON LINE – la rivista ufficiale di Assoenologi
Approfondisci il tema e visiona il paragrafo “COSA SUCCEDE IN CASO DI TRASFERIMENTO IN FAVORE DI PIU’ BENEFICIARI” accedendo alla pubblicazione integrale:
VISUALIZZA IL PDF DELL’ARTICOLO
MAGGIORI INFORMAZIONI SU QUESTO TEMA
I nostri contributi hanno lo scopo di informare e fornire aggiornamenti, ad aziende ed associazioni, per comprendere ed affrontare i cambiamenti del mondo del lavoro e societario.
Ogni tema merita di essere affrontato e approfondito tenendo conto delle esigenze di ogni singola realtà aziendale.
Per questo motivo ci rendiamo disponibili a fornire maggiori informazioni sui temi trattati.
CONTATTACI
Se desideri semplicemente restare aggiornato sui temi del diritto del lavoro e sindacale, diritto commerciale e societario
Seguici sui nostri canali social Linkedin | Twitter
Iscriviti alla Newsletter qui