RAPPORTO DI LAVORO AGRICOLO | L’ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI
rapporto di lavoro agricolo | L’ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI
le FIGURE PROFESSIONALI, IL CONTRATTO DI LAVORO E L’ASSUNZIONE CONGIUNTA IN AGRICOLTURA.
Molteplici sono le figure professionali in agricoltura tanto da spingere il legislatore a dedicare una disciplina specifica per favorire lo sviluppo di un settore che sicuramente può essere considerato fondamentale e strategico per il nostro paese.
CHI SONO I LAVORATORI AGRICOLI?
Si tratta di coloro che prestano la propria attività alle dipendenze dei datori di lavoro agricolo.
In questo senso, anche nel settore agricolo, trova applicazione la ripartizione dei lavoratori subordinati operata dall’art. 2095 del c.c. in: “dirigenti”, “quadri”, “impiegati” e “operai”.
A queste due principali categorie, vanno aggiunti i lavoratori assimilati che sono: i piccoli coloni, i compartecipanti individuali, i compartecipanti familiari e i piccoli coltivatori diretti.
Nel settore, naturalmente non mancano anche diverse forme di lavoratori autonomi che possono essere: coltivatori diretti, coloni, mezzadri oppure imprenditori agricoli professionali.
QUALI I CONTRATTI DI LAVORO IN AGRICOLTURA?
In termini generali, la gestione del rapporto di lavoro agricolo, è determinata sulla base del contratto collettivo applicato dal datore di lavoro (C.C.N.L. Agricoltura Impiegati e C.C.N.L. Agricoltura Operai) cui però si accompagnano le non poche disposizioni dei contratti territoriali competenti rispetto al luogo della prestazione di lavoro.
E’ importante ricordare, inoltre, che essendo il mondo agricolo spesso strettamente legato alla stagionalità, è prevista, per gli operai agricoli, la possibilità di stipulare un contratto di lavoro stagionale agricolo.
IN COSA CONSISTE L’ASSUNZIONE CONGIUNTA?
Le imprese agricole, comprese quelle costituite in forma cooperativa, appartenenti allo stesso gruppo, ovvero riconducibili allo stesso proprietario o a soggetti legati tra loro da un vincolo di parentela o di affinità entro il terzo grado, possono procedere congiuntamente all’assunzione di lavoratori dipendenti per lo svolgimento di prestazioni lavorative presso le relative aziende.
Anche le reti di imprese, se almeno il 40% delle aziende aderenti sono imprese agricole, possono accedere allo strumento dell’assunzione congiunta.
Tale strumento appare molto vantaggioso sia per le imprese, che suddivideranno i costi, sia per i lavoratori non solo in termini di accrescimento della propria professionalità, ma anche di maggiore sicurezza economica, grazie alla responsabilità solidale.
Estratto dall’articolo pubblicato su L’ENOLOGO ON LINE – la rivista ufficiale di Assoenologi
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